Patologie Neurologiche

Per patologie neurologiche si intendono quell’insieme di malattie che originano da una alterazione del sistema cerebrale e possono avere carattere degenerativo (es. demenza di tipo Alzheimer, demenza vascolare, demenza fronto-temporale, demenza a corpi di Lewy, Cadasil, Sclerosi Multipla, M. di Parkinson, ecc.) o acquisito a seguito di trauma cranico o ictus.

Soprattutto nelle fasi iniziali di malattia si è spesso portati a concentrarsi sulla presa in carico e cura medica, ponendo l’accento sugli interventi di tipo farmacologico, medico, fisioterapico e logopedico.

Sempre più evidenze scientifiche hanno posto l’accento sull’importanza di integrare fin dai primi momenti della diagnosi anche il ruolo dello psicologo, con l’obiettivo di sostenere la persona nel comprendere e fronteggiare le difficoltà cognitive e psicologiche che possono insorgere.


Cosa può fare lo psicologo esperto in psicoterapia neuropsicologica?

Una persona con ha avuto diagnosi neurologica potrà sperimentare difficoltà diverse a seconda della propria situazione personale premorbosa e della condizione clinica diagnosticata.

Ne elencherò solo alcune delle più frequenti:

– difficoltà nell’accettare la condizione di malattia e di poter capire come fare nuovi progetti di sé;

– difficoltà cognitive (difficoltà di memoria, di attenzione/concentrazione, linguistiche, ecc.);

– flessione del tono dell’umore, apatia, inerzia;

– irritabilità e maggiore nervosismo;

– difficoltà nel sentirsi autonomi nelle proprie scelte;

– difficoltà nel rapporto con il partner o con i propri famigliari;

– disturbi del sonno (ipersonnia, incubi e sogni vividi).


Come lavora lo psicologo esperto in neuropsicologia?

– Sostiene la persona nel comprendere dal punto di vista medico cosa succederà e dal punto di vista personale quale potrebbe essere il suo percorso di vita dopo la diagnosi;

– Valuta ed inquadra le problematiche psicologiche e cognitive specifiche, con particolare attenzione alla ricaduta sulle autonomie quotidiane della persona;

– Aiuta la persona ad affrontare il cambiamento improvviso e la sensazione di maggiore dipendenza dai famigliari;

– Sostiene nella ripresa e/o mantenimento della maggiore autonomia possibile, sia a domicilio che nei contesti sociali e lavorativi;

– Lavora in team con le altre figure professionali sanitarie e territoriali per poter garantire una visione completa della persona e delle sue necessità.


Di cosa mi occupo e qual è il mio approccio?

Credo da sempre che il ruolo dello psicologo sia quello di far emergere la persona in tutte le sue potenzialità e risorse. Dalla mia esperienza clinica, soprattutto quando si tratta di patologie neurologiche, sia la persona con diagnosi che i famigliari tendono a interpretare tutte le difficoltà successive alla diagnosi come imputabili alla malattia.

Molte persone con diagnosi neurologica che ho incontrato hanno condiviso la sensazione che nella presa in carico ci siano più risposte per i propri coniugi/famigliari che per sé stessi, con sensazione di essere “abbandonati” o di non avere dei punti di riferimento nel territorio oltre al medico di base o neurologo referente.

Il mio approccio invece ha come principio cardine la necessità di far emergere la persona, per poterle permettere di esprimere sé stessa oltre alla diagnosi posta.

Rispetto alle principali patologie neurologiche mi occupo di:

Link Utili Patologie Neurologiche

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